Prevenzione e Sicurezza a 360°

Una disciplina articolata che da sempre rappresenta un punto focale per le aziende, che devono garantire la sicurezza sul lavoro ai propri dipendenti. Sfortunatamente in Italia non sempre si vanno a rispettare le normative di riferimento mettendo a serio repentaglio la salute dei lavoratori.

Un’altra tragica notizia: la morte di un 24enne, ucciso da un fatale infortunio sul proprio luogo di lavoro.

È il terzo caso in Friuli Venezia Giulia negli ultimi quindici giorni.

Nemmeno il lockdown, purtroppo, ha frenato questo drammatico fenomeno. Si parla di ben sei casi nei primi cinque mesi dell’anno, che salgono addirittura a nove con i tre lutti dell’ultimo mese. Soprattutto in questa fase storica, non è possibile abbassare la guardia. Le aziende sono sotto stress e le difficoltà che devono affrontare avranno effetti pesantissimi anche sotto il profilo della sicurezza per tutti i lavoratori e le lavoratrici.

Le istituzioni rimangono ammutolite e intervengono a tragedia ormai avvenuta. Il loro compito non è soltanto quello di controllare e verificare il pieno rispetto di tutte le normative sulla sicurezza, ma anche quello di analizzare il problema e di promuovere una serie di azioni per una cultura della prevenzione a 360 gradi, dai luoghi di lavoro fino all’ambito scolastico e formativo.

Questo problema deve riguardare il datore di lavoro, ma anche la rete sociale del territorio. Tutti, quindi, nessuno escluso. Il principio della sicurezza deve rimanere una delle maggiori priorità delle istituzioni. Le preoccupazioni generali non possono permettere un accantonamento di questa problematica come se non esistesse.

Il quadro di riferimento da tenere sempre a mente è il Decreto Legislativo 81/08, il cosiddetto Testo Unico in materia di Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (spesso indicato con la sigla Tus o Tusl).

La definizione di sicurezza sul lavoro parla di “condizione per la quale tutti coloro che lavorano possono svolgere la propria attività lavorativa in sicurezza, senza essere esposti a rischio di incidenti o malattie professionali”.