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Smart working: le novità con il nuovo DPCM

Smart working: le novità con il nuovo DPCM

Quali sono le novità sullo Smart Working e il nuovo DPCM?

Lavoro agile almeno al 50% nella PA e fortemente raccomandato nelle aziende private: le novità del Dpcm in vigore dal 6 novembre

La rivoluzione digitale è già in atto da tempo: che le modalità di lavoro stessero già cambiando profondamente era sotto gli occhi di tutti, con una costante diffusione dei sistemi di smart working.

Negli ultimi mesi, l’importanza di digitalizzare i processi operativi è diventata più che mai importante. Le aziende che si erano già equipaggiate con gli strumenti dell’ufficio 4.0  sono riuscite a garantire quella continuità necessaria per la salute del business.

Per le altre è stato il momento di adeguarsi e attivare lo smartworking implementando prontamente tutto il necessario

È stata proprio la crisi Covid-19 a dimostrare la validità organizzativa del lavoro agile, spingendo la maggior parte delle aziende e delle Pubbliche Amministrazioni a non abbandonare questa modalità anche dopo la riapertura delle attività e degli uffici pubblici. Ma ora tutto cambia di nuovo o quasi.

Nel nuovo DPCM emesso il 4 Novembre si continua a dare spazio allo smartworking e in particolare si stabilisce che il lavoro agile per i dipendenti privati resta fortemente raccomandato.  

E ancora sulla pubblica amministrazione: “Organizza il proprio ufficio assicurando, su base giornaliera, settimanale o plurisettimanale, lo svolgimento del lavoro agile nella percentuale più elevata possibile”.

Questo significa che le aziende, favorevoli o meno che siano, devono adeguarsi e rendere il lavoro da casa più agevole. Anche per le attività professionali, si raccomanda che siano attuate anche mediante modalità di lavoro agile, qualora possano essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza.

Ma se da un lato il lockdown ha effettivamente mostrato come lo Smart Working possa migliorare l’efficienza e la soddisfazione del sistema produttivo, dall’altro lato ha portato a galla le difficoltà che può celare.

Si tratta di una modalità organizzativa più complessa che comprende una serie di vantaggi innegabili ma alcuni ostacoli. Nei vantaggi rientrano sicuramente l’opportunità di conquistare un migliore equilibrio tra vita privata e professionale e la possibilità di auto-gestirsi la propria giornata lavorativa.

Le sfide più ardue da affrontare, invece, riguardano: la gestione degli orari di lavoro e degli strumenti per fare smart working da casa. In aggiunta a isolamento e difficoltà a disconnettersi e a staccare la spina

Abbiamo accennato più volte alla necessità di una nuova cultura aziendale che abbracci le funzionalità dei sistemi di smart working per migliorare la vita lavorativa di tutti gli utenti aziendali.

E la formazione è senza dubbio uno degli elementi più importanti che concorrono all’aumento del benessere lavorativo. Ogni azienda deve impegnarsi a mantenere costante il proprio programma di formazione anche in chiave digitale. 

Ecco perché è nato il nostro corso adatto a tutte le aziende o anche ai singoli privati perché ha come sua prerogativa quella di voler assolvere gli obblighi di formazione / informazione in favore del dipendente, illustrando regole e prassi utili a lavorare in sicurezza anche da casa.

Pacchetto Smart Working di Atoma

Il corso si articoli in 7 moduli: Sicurezza sul lavoro nelle abitazioni, Benessere, Postura, Comunicazione, Gestione del tempo e dello stress, Smart working (lavoro agile) e la Sicurezza Informatica.

Un concentrato di informazioni fondamentali che racchiudono l’importanza delle varie sfaccettature di questo nuovo cambiamento organizzativo, in tutti i suoi aspetti.

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