Immagine Stress Lavoro-correlato

Stress Lavoro Correlato

DEFINIZIONE, SANZIONI E IMPATTO SULLE PMI

La valutazione dello stress lavoro-correlato è prevista dalle normative in materia di salute e sicurezza sul lavoro a partire dal d.lgs 81 del 2008 e, per l’elevato impatto sull’efficienza delle risorse umane, dovrebbe essere uno dei più importanti aspetti da analizzare all’interno di aziende di ogni dimensione e settore.

Tuttavia, fino a quattro anni fa questa valutazione è passata un po’ in sordina. A smuovere le acque è stato il d.l. 78/2010 che ha introdotto l’obbligo di valutazione dello stress per tutte le aziende che si avvalgono della collaborazione di almeno un lavoratore subordinato.

I datori di lavoro devono misurare lo stress dei propri dipendenti e adottare le adeguate misure per eliminarlo o almeno a ridurlo, avvalendosi della collaborazione del RSPP aziendale e del Medico Competente.

Questo è in estrema sintesi quello che dice la normativa; la valutazione dello stress da lavoro correlato rappresenta un peso e un problema difficile da affrontare per molte aziende, soprattutto di piccole o medie dimensioni. Dal 2010 sono state pubblicate guide e manuali sia a livello nazionale che europeo e promosse campagne di sensibilizzazione e informazione con convegni, costruzione di percorsi ad hoc e presentazione delle best practice. Ciononostante, il numero dei casi di stress da lavoro è in costante aumento.

 

Le sanzioni civili e penali per i datori di lavoro inadempienti

  • Omissione della valutazione dello stress lavoro correlato nella compilazione del DVR. Sanzioni previste: ammenda da 2,500 a 6,400€ e, nei casi più gravi, l’arresto da 3 a 6 mesi;
  • Valutazione dei rischi da stress da lavoro svolta senza l’effettiva presenza del RSPP e del medico competente. Sanzioni previste: ammenda da 2,500 a 6,400€ e, nei casi più gravi, l’arresto da 3 a 6 mesi;
  • Redazione del DVR incompleta: mancano le opportune misure di prevenzione o il programma di procedure da attivare, anche in riguardo allo stress da lavoro. Non sono riportati i riferimenti dei ruoli all’interno dell’organizzazione che vi debbono provvedere. Sanzione: ammenda da 2,000 a 4,000€. (art.28, comma 2 lett. b,c, d, del Dlgs n. 81/2008);
  • Mancato inserimento nel DVR dei criteri per l’analisi della valutazione del rischio stress lavoro correlato o mancata inserimento di mansioni che possono esporre i lavoratori al rischio di stress da lavoro. Sanzione: ammenda da 1,000 a 2,000€, a seconda della gravità della mancanza.(art. 55 comma 4 del Dlgs n. 81/2008);
  • Mancata consultazione del RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) nella redazione del Documento di Valutazione del Rischio stress. Sanzione: ammenda da 2.000 a 4.000€ (art.29, comma 2 del Dlgs n. 81/2008);
  • Mancata formazione sufficiente ed adeguata anche in merito a rischi legati a stress da lavoro, ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione. Sanzione: ammenda da 1.200 a 5.200€ e arresto da 2 a 4 mesi. (art.37, comma 1, 7, 9 e 10 del Dlgs n. 81/2008).

 

Qual è l’impatto dello stress lavoro correlato su una PMI?

Un allarme arriva dalle ASL territoriali che segnalano un allungamento dei tempi di attesa da uno a sei mesi per una visita specialistica a seguito di disturbi da stress lavoro correlato. Questo dato riguarda gli ultimi due anni nei quali si è vista una vera e propria impennata di richieste di cura.

Nel 2013 il costo medio per la gestione delle conseguenze di stress lavoro correlato quali assenteismo e malattie è stato di 666€ per lavoratore. Costa ancora di più il presenzialismo, cioè la presenza prolungata ma improduttiva in azienda, conseguente allo stress. Un’azienda di 10 dipendenti spende mediamente 6.000€ all’anno a causa del presenzialismo (dati ASL Regione Lombardia).

A questo vanno aggiunti i costi dovuti alla mancata produttività, alla gestione dei procedimenti giudiziari, alla somministrazione di cure e alla perdita di credibilità sul mercato.

Secondo i dati raccolti da alcune ASL del Nord Italia il 70% dei casi di stress lavoro-correlato riconosciuti finisce con un percorso psichiatrico. Lo stress da lavoro provoca danni economici e in termini di perdita di salute in Italia e in tutti i paesi europei.

5 consigli per affrontare lo stress lavoro-correlato

  • Evitare di farsi prendere dallo sconforto ed adoperarsi per trovare una soluzione, prima la si trova prima si eviteranno ulteriori complicazioni in ambito personale e lavorativo.
  • Evitare di prendere decisioni drastiche in balìa dello scoraggiamento, come per esempio dare le dimissioni.
  • Parlare con il proprio responsabile per spiegare il proprio disagio e trovare con lui eventuali soluzioni o rimedi per fronteggiarlo. E’ meglio avere un approccio collaborativo e propositivo per ottenere benefici più veloci ed efficaci.
  • Dedicare nell’arco della giornata del tempo a se stessi e al proprio benessere fisico e psicologico svolgendo attività che provocano relax e piacere.
  • Rivolgersi ad uno psicologo se si capisce che da soli non si riesce a fronteggiare lo stress. Il professionista darà il supporto necessario per affrontare e risolvere il problema.